L’applicazione di colore massima indica la somma dei singoli canali di colore che può essere applicata durante il processo di stampa in funzione dei tempi di produzione e della carta o del substrato di stampa. Un’applicazione insufficiente rende il colore irriconoscibile o quasi sul prodotto stampato, anche in funzione del substrato o della procedura di stampa prescelti. 

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Una bozza di controllo è una stampa di prova su carta patinata che viene creata con la stampa digitale. Non è vincolante né sul piano del materiale né su quello dei colori e serve soltanto a verificare l’ordine delle pagine e i contenuti. 

La carta che viene scartata dal processo di stampa oppure inutilizzabile a causa di errori di stampa.

CMYK indica un’area cromatica sulla base della quale è possibile specificare i valori di colore. Le lettere significano Cyan (ciano), Magenta, Yellow (giallo) e Key (nero).  Combinando questi quattro colori è possibile realizzare qualsiasi tonalità.

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Indica se il fronte e il retro di un prodotto devono essere stampati in nero, a più colori oppure con un colore speciale. Una stampa a uno o più colori viene definita “a colori 4/4” (dalla stampa in quadricromia). In caso di una stampa a colori 4/1, il retro viene stampato con un solo colore (nero).

I colori per luce nera sono fluorescenti, fosforescenti o luminosi.

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Per ottenere una tonalità che non rientra nell’area cromatica CMYK, vengono impiegati i colori speciali, ad esempio Pantone o HKS.

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Al contrario dei colori speciali, i colori quadricromia vengono realizzati miscelando diversi colori, principalmente quelli base, Cyan, Magenta, Yellow e Key (CMYK).

Indica l’allineamento delle fibre di carta nel foglio.  

La distanza di sicurezza rende leggibili le informazioni grafiche e testuali fondamentali sul prodotto finale. Salvo diversa indicazione, queste vanno collocate ad almeno 4 mm dal margine del formato finale.

Il dorso indica lo spessore del libro o del catalogo ed è definito dal numero di pagine interne e dalla grammatura della carta. 

Ulteriori informazioni sul dorso dei cataloghi e dorso dei libri

Un esemplare di ricevuta consiste in un modello a colori dell’ordine del cliente che riproduce il risultato di stampa finale. 

File PDF contenente la posizione di fustellature, perforazioni o numerazioni. Questo file deve essere caricato come documento aggiuntivo insieme ai dati per la stampa. Le informazioni che contiene sono a titolo illustrativo e non vengono pertanto stampate.

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La finitura è una fase di lavorazione successiva alla stampa del prodotto. Lo scopo può essere la modifica o l’ottimizzazione dell’aspetto e della sensazione al tatto oppure il miglioramento della qualità e delle proprietà protettive. Una finitura tipica consiste nell’applicazione di vernici UV, in rilievo o a dispersione.

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Finitura applicata sull’intera superficie del prodotto stampato, ad esempio con vernice a dispersione, vernice UV o plastificazione Soft Touch.

Indica il processo con cui dei singoli elementi o dettagli della creazione vengono posti in risalto esteticamente con una finitura, ad esempio un’applicazione parziale di vernice in rilievo, vernice UV o argento.

Foglio di carta stampato dalla macchina. Oltre al prodotto stampato include, ad esempio, i contrassegni per la fase di post-stampa. 

Un processo tecnico di stampa per rappresentare le mezzetinte. I colori vengono applicati sulla carta sotto forma di puntini: maggiore è la distanza, più il bianco della carta sarà visibile e, pertanto, più chiaro risulterà il colore all’occhio dell’osservatore, anche se il colore dei singoli puntini rimane invariato.

Le grafiche vettoriali sono composte da linee e forme geometriche che possono essere riprodotte ad esempio con un’incisione laser. Per alcuni prodotti della nostra gamma è richiesto l’invio di dati vettoriali.

Per impostazione si intende l’ordinamento e la posizione delle pagine sul foglio di stampa. In seguito alla stampa, alla piegatura e alla rilegatura, il prodotto stampato presenterà così l’ordine delle pagine corretto.

Supporto per il trasferimento delle informazioni di stampa (testo e immagine). Queste lastre permettono la stampa dell’immagine sul foglio mediante i colori di stampa. Nell’ambito della stampa offset vengono impiegate le lastre di alluminio.

Il punto in cui un foglio di carta viene piegato.

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Testo segnaposto le cui parole sono prive di significato. Viene utilizzato come segnaposto in un layout per farsi un’idea dell’aspetto del documento.

Indica il contrario della trasparenza, ossia l’impermeabilità alla luce.

I colori Pantone indicano un sistema cromatico impiegato a livello mondiale dell’azienda statunitense Pantone LLC. Il Pantone Matching System (PMS) agevola l’interazione cromatica. Ogni sfumatura è associata a un numero e a una descrizione dettagliata (rapporto di miscelazione).

Alcuni prodotti stampati consentono di effettuare una perforazione orizzontale o verticale (perforazione regolare) per staccarne facilmente una parte.

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La piega incollata, detta anche incollatura sulla nervatura, viene realizzata soprattutto per le tirature più elevate. Questo metodo di rilegatura prevede solitamente la lavorazione di carta sottilissima, che viene fissata utilizzando la colla. 

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La pinzatura a sella (detta anche brossura cucita, rilegatura a punti o rilegatura sul dorso a punti metallici) è un metodo di rilegatura rapido ed economico, in quanto per unire le pagine sono necessari solo alcuni punti metallici.

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La plastificazione (rivestimento in cellophane) conferisce alle stampe un aspetto di gran pregio. In questo caso, la superficie del tuo prodotto stampato viene rivestita con una sottile pellicola che lo renderà piacevole al tatto e gli donerà un elemento di rinforzo, aumentando al contempo l’effetto dei colori. È possibile applicare la plastificazione opaca o lucida.

L’output del motivo di stampa viene simulato mediante un software per individuare e risolvere eventuali errori prima della stampa. Di norma, ad esempio, si verifica se è possibile accedere a tutti i dati dell’immagine e se tutti i caratteri necessari sono attivati.

Precedente alla stampa effettiva, la prestampa è la fase in cui si preparano i dati per la stampa, si posizionano le pagine sul foglio di stampa (impostazione) e si crea la forma.

La risoluzione dei dati per la stampa è espressa in dpi (dots per inch) e determina in modo sensibile la qualità di stampa del prodotto. In generale, maggiore è il valore dpi, migliore sarà la qualità di stampa. Al contrario, con un valore dpi troppo basso l’immagine di stampa apparirebbe sgranata e sfocata.  La risoluzione necessaria per il tuo prodotto è indicata negli avvisi sui dati per la stampa.

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Descrive la qualità di una tonalità cromatica, permettendo di suddividere i colori in forti (più vivaci) e deboli (più tenui). Maggiore è la saturazione, più puro è il colore e maggiore è l’intensità con cui viene percepito. All’estremo opposto di un’immagine con un’elevata saturazione si trovano le immagini in scala di grigi o desaturate.

Rilegando diverse pagine l’una nell’altra, quelle più interne sporgeranno verso l’esterno. In questo caso si parla di “effetto scala” oppure di slittamento della rilegatura. Questo problema si manifesta, ad esempio, nelle riviste con un alto numero di pagine. 

Con il termine refilo o ritaglio si intende il bordo che sporge dal formato finale. Si tratta di una zona di sicurezza che viene eliminata dalla macchina da taglio al termine della stampa. 

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La stampa digitale è un processo in cui l’immagine di stampa viene trasferita direttamente su una macchina da stampa senza che venga impiegata una lastra, una pellicola oppure un altro elemento statico. Un esempio di un sistema simile è la stampante laser.

Opzione facoltativa per accorciare i tempi di produzione del prodotto stampato. Selezionandola, la produzione dell’ordine inizia già in giornata. Requisito: è necessario che il pagamento e i dati per la stampa siano già pervenuti al momento indicato nella pagina del prodotto. 

Nella stampa offset l’immagine non viene stampata direttamente sulla carta, bensì trasferita prima su una lastra di stampa.  L’immagine viene quindi trasferita ulteriormente, a rovescio, su una lastra in caucciù, dalla quale il colore viene applicato nel verso giusto sulla carta. In questo modo viene garantita un’elevata qualità di stampa. 

Processo per stampare superfici o materiali complessi, ad esempio tessuti e articoli promozionali. Per trasferire il motivo di stampa sul substrato è necessaria una matrice ottenuta attraverso l’irraggiamento con luce UV. La matrice è una tela a maglia fine che permette il passaggio del colore solo nei punti non soggetti all’irraggiamento. I colori vengono applicati sul materiale mediante una racla con bordo in gomma.

Processo di stampa calcografica indiretto con cui è possibile stampare superfici sia lisce che curve, circolari e irregolari, ad esempio degli articoli promozionali. Si inizia con la colorazione di una forma di stampa in metallo o plastica, seguita dalla rimozione del colore in eccesso mediante una racla. Un timbro ad alta elasticità (tampone) in silicone o caucciù assorbe il colore e lo trasferisce sulla superficie tridimensionale da stampare.

Termine per indicare i modelli di design.

La piegatura è un processo che permette di conferire ai prodotti stampati determinate forme e di dare origine a più pagine senza che sia necessaria una rilegatura. Esistono diverse possibilità di piegatura di un prodotto stampato.

Dopo il ritaglio del prodotto stampato nel formato finale si possono notare differenze fino a un millimetro. Per evitare di ritagliare elementi importanti del design, nei dati per la stampa viene inserita una smarginatura (o refilo). Il refilo corrisponde alla tolleranza prevista per le possibili differenze di taglio.

I lucidi si ottengono quando nel programma di impaginazione si riduce l’opacità degli oggetti o si aggiunge un’ombreggiatura. Gli elementi appaiono quindi trasparenti.

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Sul prodotto stampato vengono applicate particelle fisse di resina sintetica sotto forma di una pellicola di vernice. La successiva esposizione ai raggi UV genera uno strato di vernice completo e in grado di coprire l’intera superficie, che conferisce al prodotto stampato un aspetto brillante e un’elevata resistenza.  

Simbolo o logo realizzato sulla carta mediante serigrafia, goffratura o stampa. I watermark fungono anche da elemento di sicurezza nella banconote.